L’Italia non ha una metropoli importante e di primo piano come Parigi o Londra. Le sue città principali sono sparse in diverse aree. Il Nord e il Centro sono caratterizzati da una fitta rete di piccole città, 10.000-30.000 ciascuna.
Negli ultimi decenni l’Italia, soprattutto nel Nord, si è urbanizzata a un ritmo rapido, anche se con un certo ritardo rispetto ad altri paesi capitalisti sviluppati. Gli agglomerati urbani e le conurbazioni stanno emergendo ed espandendosi. Al momento del censimento del 1981, 49 città italiane avevano una popolazione di più di 100 mila abitanti. Circa 1/3 della popolazione del paese vive in queste città. L’area urbanizzata più grande si trova al nord, da Torino a Milano e fino a Bergamo.
Attualmente, stanno emergendo nuove tendenze nell’urbanizzazione dell’Italia. C’è meno afflusso di migranti verso le grandi città e una deconcentrazione della popolazione (de-urbanizzazione): la crescita dei comuni centrali negli agglomerati urbani si è fermata, ma la popolazione dei comuni periferici intorno alle grandi città sta crescendo rapidamente. Il tasso di crescita delle città piccole e medie, caratteristiche dell’Italia, ha subito un’accelerazione. La migrazione verso le città più grandi si è fermata, soprattutto nell’Italia settentrionale e centrale.
Nel Sud e nell’isola di Sicilia, è talvolta difficile distinguere tra insediamenti urbani e rurali. Molti insediamenti assomigliano a città, ma sono più simili a villaggi in termini di occupazione. Tali insediamenti in Italia sono comunemente chiamati città contadine, o città di villaggio. La maggior parte di essi risale al Medioevo, e alcuni esistono addirittura dall’epoca romana. Le città contadine sono di solito situate sulle cime delle colline o sui pendii delle montagne. Sono molto affollati, con più di 10.000 abitanti. Gli appezzamenti di terra coltivati dai contadini sono lontani dalla città del villaggio. Durante i mesi in cui il lavoro agricolo è particolarmente lungo, i contadini vivono in abitazioni temporanee (piccole case di pietra) costruite sugli appezzamenti.
Un paese contadino in Italia è un fenomeno unico. Si tratta di Alberobello, nella regione Puglia. Da anni attira folle di turisti. Il fatto che questo villaggio è costruito con abitazioni insolite – i cosiddetti trulli. Le case hanno la costruzione più primitiva e consistono in una sola stanza circolare. Le loro pareti sono fatte di enormi lastre di calcare quasi non lavorate, e il tetto è una cupola conica. Anch’essa è fatta di lastre di gesso disposte in cerchi concentrici. Oggi sono più comuni i trulli complessi, composti da due, tre o più stanze contigue racchiuse da un muro quadrato.